Pile a due liquidi, del tipo ideato nel 1836 dal fisico inglese John Frederic Daniell (1790 – 1845), costituite da un vaso cilindrico di rame, con imboccatura a imbuto, al quale è fissato un morsetto; nel vaso è inserito un cilindro cavo di materiale poroso, nel quale si inserisce una verga di zinco, collegata al secondo morsetto. Nella parte svasata del vaso possono essere collocati dei cristalli di solfato di rame, in modo da mantenere costante la concentrazione della soluzione elettrolitica. Il setto poroso mantiene separati i due liquidi: acido solforico al suo interno e solfato di rame all’esterno, ma consente il passaggio di ioni da una soluzione all’altra. Ciò evita l’inconveniente della perdita di efficienza che si manifesta nelle pile ad un solo liquido, dovuto all’accumulo di idrogeno (polarizzazione) al polo positivo della pila.

Strumento in esposizione