L’elettroforo è uno strumento inventato nel 1775 dal fisico italiano Alessandro Volta (1745–1827) allo scopo di ottenere una fonte di cariche elettriche da trasferire su altri oggetti. Il disco in peltro, impugnato mediante il manico isolante di vetro verniciato alla ceralacca, doveva essere abbinato ad un piatto di resina ben levigata e strofinata con un pezzo di pelliccia; in questo modo si ottiene che il piatto si carichi negativamente. Appoggiandovi sopra il disco metallico, per induzione la sua superficie a contatto con il piatto si carica positivamente, quella a contatto con il manico negativamente. Toccando con un dito la superficie superiore del disco e mettendolo così a terra prima di staccarlo dal piatto, si ottiene che il disco resta caricato positivamente (di segno opposto al piatto). Si ha così una fonte di cariche elettriche che può essere utilizzata per caricare altri corpi.

Strumento in esposizione