L’apparecchio consiste di due pendoli a oscillazione sincrona. Il pendolo a destra porta all’estremità una calamita d’acciaio. I due pendoli sono mossi da un sistema ad orologeria e fanno capo ad uno stesso contatore che registra il numero delle oscillazioni di ciascuno. Al di sotto del pendolo di destra è posta una bobina in cui circola la corrente. Il periodo di oscillazione del pendolo di destra risulta maggiore quanto più intensa è la corrente circolante nella bobina.

Il maggior numero di oscillazioni di un pendolo rispetto all’altro è registrato sui quadranti dello strumento dalle unità fino alle decine di migliaia di ampere-secondo.

Il foglio fissato all’interno dello sportello riporta:
– l’indicazione per la lettura dei quadranti: un tratto del quadrante superiore corrisponde a 0,68 As;
– luogo e data di costruzione: Berlino, 18 agosto 1890.

Data di acquisto 1903.

Lo strumento è stato restaurato nel 2017 da Paolo Brenni e Anna Giatti presso i laboratori della Fondazione Scienza e Tecnica di Firenze.

Strumento in esposizione