La termopila è costituita da 18 elementi formati da sbarrette di bismuto e antimonio saldate alle stremità e circondate da mastice. Le coppie sono alloggiate nel fondo di un cono in ottone e fanno capo a due morsetti. La termopila si basa sull’effetto termoelettrico scoperto nel 1821 da Thomas Seebeck (1770–1831): se si riscalda la saldatura fra due metalli, come, ad esempio, antimonio e bismuto, si produce nella “coppia termoelettrica” una corrente proporzionale alla temperatura.

La pila termoelettrica, formata da più coppie, fu impiegata intorno al 1830 dai fisici italiani Leopoldo Nobili (1784–1835) e Macedonio Melloni (1798-1854), per rilevare l’intensità della radiazione termica, nell’ambito degli studi pionieristici sul “calorico raggiante”.

Strumento in esposizione