Strumento davvero singolare appartenente alla meccanica che mostra gli effetti della forza centrifuga.
Può essere montato in due modi.

  • Il globo di vetro, riempito d’acqua contenente qualche goccia di olio di trementina colorato, si pone in rotazione intorno ad una asse orizzontale. L’olio, meno denso dell’acqua, per effetto della forza centrifuga si separa in piccoli globuli e si dispone come un cilindro intorno all’asse.
  • Il globo è inserito in un anello di ottone e fatto ruotare contemporaneamente secondo due assi perpendicolari. In questo modo lo strumento doveva servire a verificare gli effetti dei due moti combinati

Strumento in esposizione.

Approfondimento

L’apparecchio, citato negli inventari con il nome Macchina di Cartesio e Bulfinger, è la realizzazione, anche se in parte diversa, di un modello descritto da Nollet nelle sue Lezioni di Fisica Sperimentale, a proposito delle forze centrali e, in particolare, della forza centripeta e della forza di gravità. In questo modo, secondo Nollet, lo strumento doveva servire a verificare l’ipotesi di Georg Bulfinger (1693-1750) di Tubinga, accademico di Pietroburgo e vincitore del premio assegnato nel 1728 dall’Accademia delle scienze di Parigi sul tema delle forze centrali, secondo il quale la forza di gravità doveva essere il risultato della combinazione di queste due forze perpendicolari.
In realtà mettendo in funzione l’apparecchio e contrassegnando un punto del globo con un dischetto bianco, si vede bene che esso descrive un 8 e dunque non trasmette al fluido le forze supposte.