La sfera armillare è un modello didattico per illustrare come le reciproche posizioni del Sole e della Terra determinino la durata del dì e della notte nei vari periodi dell’anno, le stagioni, l’apparire delle costellazioni zodiacali nei mesi dell’anno, ecc.
La sfera, composta da anelli in legno (le armille), presenta lungo il suo asse un perno al quale era fissato il globo terrestre (mancante), in modo che questo si trovasse al centro.

La base in legno nero tornito sorregge mediante quattro bracci il cerchio orizzontale, sul quale sono indicati i mesi, le costellazioni dello zodiaco, i venti. Nel cerchio orizzontale e nel piedistallo si incastra il cerchio meridiano al quale è imperniata la sfera armillare, rotante intorno a un asse passante per i poli. Sul cerchio meridiano sono indicati i gradi di elevazione del Polo; sulla fascia dell’eclittica il nome del costruttore Louis Chrles Desnos, attivo a Parigi dal 1753: Se monte et se vend chez Desnos rue St Jacque S te Severin Paris 1757.
La sfera è composta dai cerchi orizzontali rappresentanti l’equatore, i tropici del Cancro e del Capricorno, i cerchi polari Artico e Antartico e da due cerchi verticali, il coluro solstiziale e quello equinoziale.
Poiché la Terra è rappresentata al centro della sfera, il Sole e la Luna le ruotano attorno compiendo orbite inclinate tanto quanto è inclinato nella realtà l’asse terrestre. Di conseguenza, due bracci in ottone, alle cui estremità vi sono il disco del Sole e quello della Luna, sono fissati al coluro solstiziale in posizione disassata, in modo da riprodurre l’inclinazione dell’asse terrestre. Per lo stesso motivo, la fascia rappresentante le costellazioni dello Zodiaco è fissata al medesimo coluro in modo da essere parallela all’orbita solare
Restaurata nel 2017 da Paolo Brenni e Anna Giatti nei laboratori della Fondazione Scienza e Tecnica di Firenze
Strumento in esposizione