La sfera armillare è un modello didattico del Sistema solare eliocentrico, che illustra i movimenti della Terra di rivoluzione intorno al Sole e di rotazione intorno al proprio asse.

La sfera armillare è formata da sei anelli concentrici in cartapesta, mobili intorno ad un asse centrale, che rappresentano i pianeti del Sistema solare: Mercurio, Venere, la Terra, il cui anello è interrotto, Marte, Giove e Saturno; al centro, un globo dorato raffigura il Sole. Su ciascuno degli anelli, oltre al nome del pianeta, sono indicati il periodo di rivoluzione intorno al Sole, l’inclinazione della sua orbita e la distanza media dal Sole. La Terra (mancante) era imperniata su un asse laterale che, mediante una piccola puleggia e una corda è collegato all’asse centrale. Il meccanismo permetteva di mostrare contemporaneamente i moti di rotazione e di rivoluzione della Terra.
Gli anelli rappresentanti il Sistema solare sono circondati dal cerchio orizzontale dell’eclittica, al quale è fissata una fascia su cui sono dipinti i mesi e le costellazioni dello Zodiaco, e da due cerchi verticali, passanti per i poli e posti perpendicolarmente l’uno all’altro. Tali cerchi sono i coluri equinoziale e solstiziale. Il primo interseca il cerchio dell’eclittica in corrispondenza dell’equinozio di primavera il 21 di marzo e d’autunno il 21 di settembre; il coluro solstiziale lo interseca in corrispondenza dei solstizi estivo e invernale.
Restaurata nel 2017 da Paolo Brenni e Anna Giatti nei laboratori della Fondazione Scienza e Tecnica di Firenze.
Strumento in esposizione.

APPROFONDIMENTO

Sulla parte retrostante il coluro, in basso è indicato il costruttore: In Milano presso Ferd. Artaria di contro al Regio Teatro alla Scala; in alto si legge: Oltre ai sei pianeti in questa sfera ve ne sono altri 5 che appartengono al Sistema solare i quali furono nuovamente scoperti, cioè Urano il più remoto di tutti i pianeti, scoperto da Herschel il 13 marzo 1781, Cerere scoperto da Piazzi il 1° gennaio 1801, Pallade scoperto da Olbers il 28 marzo 1802, Vesta scoperto da Olbers il 29 Marzo 1807, Giunone scoperto da Harding il 17 settembre 1804. Questi 4 ultimi girano entro l’orbita di Marte.
Nell’inventario storco del Liceo Sarpi è conservata una richiesta di Maccarani (18 e 26 gennaio 1813) per l’acquisto di una sfera armillare copernicana e di un globo terrestre.