Il globo è la rappresentazione cartografica della superficie terrestre all’epoca della sua costruzione. Esso è imperniato sul cerchio meridiano che appoggia sulla base di legno ed è libero di ruotare. Alla base è appoggiato l’orizzonte, in cui si incastra il meridiano.

Sul globo è dipinto il cartiglio che riporta la data di costruzione e il nome del costruttore Rigobert Bonne. (Globe Terrestre dressé par Bonne, avec Privilège de l’Académie R.le des Sciences. 1774). Sul cerchio meridiano sono indicati e gradi di elevazione del Polo, i climi e la lunghezza dei giorni in corrispondenza di ciascuno di essi; inoltre è riportato il nome dell’incisore (A Paris chez Lattré graveur ordinaire de M. Le Dauphin de M. Le Duc d’Orleans et de la Ville, rue St Jaques vis a vis de la Parcheminerie a la Ville de Bord).
Sul cerchio orizzontale sono dipinti in cerchi concentrici i segni zodiacali, i mesi dell’anno, i nomi dei venti e la loro direzione.
Il restauro effettuato da Andrea e Lucia Dori presso L’Officina del restauro di Firenze, ha consentito di approfondire lo studio del globo e di ipotizzare che esso sia la prima edizione esistente dei globi di diametro pari a un piede parigino (32 cm).
Strumento in esposizione