Pompa a due cilindri in ottone montati su una specie di torre. La sua costruzione è attribuita a Giovanni Albrici (1743-1816), primo macchinista del Gabinetto di Fisica del Collegio Mariano.
La pompa aspira l’aria contenuta nella campana posta sul piatto superiore, per mezzo del movimento degli stantuffi contenuti nei cilindri; all’interno di questi, il movimento del pistone aziona meccanicamente l’apertura e la chiusura della valvola, diversamente da quanto avviene nei modelli di più antica costruzione, nei quali l’apertura delle valvole è determinata dalla differenza di pressione. Un manometro montato lateralmente (26MF) e in comunicazione con l’interno della campana di vetro permette di visualizzare il grado di rarefazione dell’aria raggiunto nella campana.

La pompa di Albrici, oltre che produrre il vuoto, è in grado, come lo stesso Albrici afferma nelle sue lettere indirizzate a Lorenzo Mascheroni, di comprimere l’aria all’interno della campana che deve in questo caso essere trattenuta saldamente dal telaio in legno montato sul ripiano superiore della pompa. In una lettera datata 18 marzo 1793 Albrici scrive: “[…] la mia Macchina pneumatica per ora ha ben corrisposto alle pubbliche esperienze che si son fatte colla medesima e spero che (come sembra sempre migliorare coll’esercizio) non mi abbia mai a mancare nelli suoi effetti: poiché le esperienze finora fatte son riuscite secondo l’aspettazione. Riguardo poi a ciò che si doveva aspettare dalla prov. Deputazione per il pagamento della medesima son finora stato soddisfatto”.
Il recente restauro ha consentito di conoscere in dettaglio i particolari costruttivi adottati da Albrici.

La pompa pneumatica del Collegio Mariano di Bergamo, (Serra L., Giatti A., Brenni P.) in Esposito S. (a cura di), Atti del XXXVI Convegno Nazionale della Società Italiana di Storici della Fisica e dell’Astronomia (Napoli 04 – 07 ottobre 2016). Pavia University Press, 2017

Restaurata nel 2017 da Paolo Brenni e Anna Giatti nei laboratori della Fondazione Scienza e Tecnica di Firenze
Strumento in esposizione.