Pompa pneumatica a due cilindri in vetro, montata su un tavolo di noce. All’interno dei cilindri scorrono i pistoni in ottone azionati da aste a cremagliera collegate a un manubrio. Quando un pistone sale, l’aria contenuta nella campana viene aspirata sotto al pistone passando attraverso una valvola posta alla base del cilindro che è aperta; quando il pistone scende, l’aria compressa chiude la valvola alla base del cilindro e ne apre un’altra contenuta nel pistone stesso che ne consente l’uscita. Il tubo manometrico, costituito da un tubo a U contenente mercurio e racchiuso in una piccola campana di vetro, consente di misurare la pressione all’interno del recipiente posto sul piatto della pompa. La pompa è firmata dal costruttore Carlo Grindel (1780–1854), meccanico dell’osservatorio astronomico di Brera.
Restaurata nel 2017 da Paolo Brenni e Anna Giatti nei laboratori della Fondazione Scienza e Tecnica di Firenze
Strumento in esposizione

Approfondimento

Alla base di uno dei due cilindri è posto il “rubinetto di Babinet” che consente di migliorare l’efficienza della pompa quando la bassa pressione nel recipiente non permette l’apertura della valvola alla base dei cilindri. Il rubinetto allora chiude la comunicazione di uno dei cilindri con la campana e aprire quella diretta fra i due cilindri. In questo modo si aspira l’aria dalla campana quando il pistone sale e, quando il pistone scende, la si spinge accumulandola nell’altro cilindro. Azionando nuovamente il rubinetto, l’aria è spinta nell’atmosfera